Per completare quest’ultima giornata del festival dedicato alla Smart City, declinata su più fronti, dal territorio, all’alimentazione, dall’innovazione urbana alla nuova imprenditoria, non si poteva certo tralasciare l’aspetto culturale che rappresenta uno dei pilastri fondanti di una società veramente “Smart”.
Ad aprire la conferenza “Patrimonio culturale, le opportunità di sviluppo turistico e sociale” è l’assessore alla cultura del comune di Cagliari Enrica Puggioni che, con entusiasmo, mette al centro del suo intervento gli asseti strategici che sono stati ideati per condurre la città di Cagliari alla candidatura come Capitale Europea della Cultura nel 2019. Il tema del paesaggio, in questo ambizioso progetto, risulta centrale, con una riflessione sulla riscrittura degli spazi geografici e sociali della città e sul concetto di una Cagliari che si apre all’aria vasta.
“Cagliari rappresenta una porta aperta” afferma con convinzione l’assessore “una porta che si spalanca in uno scenario innovativo e unitario, libero da barriere o frammentazioni che limitano lo sviluppo culturale e sociale. Riscrivere le trame della nostra città oggi, per tessere un futuro vincente”.
Il rappresentante della camera di commercio di Nuoro, Agostino Cicalò, sottolinea lo stretto rapporto che si è creato negli ultimi anni tra economia e cultura, evidenziando come le iniziative portate avanti per connettere le risorse della cultura e la loro comunicazione, portino alla creazione di un distretto culturale nel quale, attraverso la promozione e la divulgazione della cultura, principalmente territoriale, si possa produrre economia. Ci vuole un’organizzazione forte, compatta e competente per realizzare qualcosa di costruttivo, utile e qualitativo.
Nuoro, seguendo le parole dell’architetto Antonello Cuccu dell’Ilisso Edizioni, è un bacino nella quale si riversano anche altre città, rendendola una realtà più ampia e ricca che può contare sulla propria cultura e su proposte innovative e interattive per una crescita positiva. Perché le richieste culturali oggi sono cambiate e ci si deve attrezzare per soddisfare queste nuove esigenze.
Elemento comune è che la Sardegna sia dotata di un patrimonio culturale molto forte e variegato da offrire, e per sfatare la banale equazione Sardegna/mare/Costa Smeralda, occorre un consolidamento interno che unisca l’entroterra con la zona costiera, nell’ideazione di un’offerta artistica completa per un turista colto, perché il turismo culturale vive della sua capacità di farsi conoscere e di sapersi organizzare. Come suggerisce il marketing turistico proposto da Giorgio Valdes, vicepresidente della Fondazione Nurnet: per poter avere successo si deve proporre qualcosa di originale che tutti gli altri non possono offrire e la Sardegna, grazie alla sua opportunità archeologica può offrire quell’unicità a livello culturale per attirare un turismo vasto, un immenso patrimonio che deve essere inserito in un sistema turistico integrato e organizzato in modo intelligente. Il CRS4, con la sua rappresentate Laura Muscas, si pone come supporto attivo in questo progetto d’integrazione, condivisione e sviluppo del patrimonio monumentale e archeologico Sardo, con la creazione di un geoportale che contribuisce a fornire le informazioni più utili e necessarie in merito al nostro territorio, in linea con la convinzione che le nuove tecnologie, incentrate sulle esigenze del singolo, possano supportare il settore turistico e promuovere la cultura.
Nella speranza di poter creare un modello turistico Sardo unitario, compatto e competitivo , chiudo con le sagge parole di Francesca Casula, rappresentante dell’associazione Liberos, “la promozione, la conoscenza e la divulgazione del patrimonio storico, paesaggistico e culturale presso gli stessi sardi permette di allargare l’informazione anche all’estero”.
(Hanno partecipato: Antonello Cuccu – Illisso Edizioni; Giorgio Valdes – Fondazione Nurnet; Laura Muscas – CRS4; Agostino Cicalò – Presidente Camera di Commercio di Nuoro; Francesca Casula – Associazione Liberos; Enrica Puggioni – Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari)
Silvia Fanzecco