La due giorni della quarta edizione di Smart Cityness son state due giornate che hanno permesso a quindici ragazzi dell’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena di lavorare fianco a fianco dello staff del festival, entrando a far parte del team all’interno di un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Gli studenti del Primo Levi hanno quindi potuto scoprire le dinamiche interne di un festival, contribuendo in maniera attiva alla buona riuscita della manifestazione; ma non solo: i ragazzi infatti hanno poi raccontato il festival sia attraverso le immagini, che con le loro opinioni che riportiamo qui di seguito:
Il 16 e il 17 Settembre 2017 si è svolta a Cagliari la IV edizione del festival Smart Cityness presso il Ghetto degli Ebrei. Il festival, dedicato all’innovazione del territorio e alla collaborazione sociale, ha ospitato conferenze, laboratori, musica, arte, cinema e degustazioni di prodotti locali. Il Ghetto degli Ebrei a Cagliari è diventato meta per molti visitatori interessati soprattutto all’arte e alle esposizioni di prodotti.
All’esterno dell’edificio, nella terrazza, erano presenti lo stand de “Il gelato Aresu”, una nota gelateria artigianale che offre una varietà di gusti anche adatti ai vegetariani e vegani; vi era inoltre la vendita di sacchi di terra per orti, nonché farina fiore e semola, infine un’hostess di terra ha pubblicizzato la CTM invitando i turisti a digitare dei like sulla pagina ufficiale dell’azienda omaggiandoli di simpatici gadget quali penne, depliant, custodie per gli abbonamenti e tanto altro. All’interno della sala delle mura si è parlato di Innovazioni e trasformazioni per il territorio con la presidente del centro di ricerca CRS4. Sono stati presentati i loro progetti per lo sviluppo in Sardegna. Ho assistito alla conferenza sulla mobilità all’interno del territorio, in particolare la mobilità elettrica in Sardegna.
Nelle sale inoltre i visitatori potevano visitare le esposizioni di gioielli realizzati con il vetro, gli oggetti in legno, i prodotti di feltro di lana di pecora sarda, utilizzata anche per pigmentare le case e per ridurre l’inquinamento marino, l’abbigliamento di Nurachic fatto a mano e i prodotti cosmetici di Farmasinara realizzati con sostanze naturali. Inoltre era presente una mostra di ceramica, di foto, quadri ed una sala cinema in cui venivano proiettati brevi filmati sardi e non solo, da guardare sdraiati su comodi cuscini. Particolarmente interessante per molti turisti è stata la piattaforma di Veranu, tecnologia utile per realizzare pavimenti che producono energia camminandoci sopra e importante per il risparmio di CO2. Chiara Spettu
Nei giorni 16 e 17 settembre ho partecipato a un evento organizzato dall’associazione Urban Center, chiamato Smart Cityness. Per me è stata un’esperienza formativa per il percorso di studi che sto intraprendendo e un modo per ampliare le mie conoscenze anche per quanto riguarda il mio livello di esperienze direttamente sul campo. C’è stata la possibilità di partecipare a meeting e conferenze che riguardavano la mobilità sul territorio, a laboratori di vario tipo come quello di pasta fresca, di ecodesign, di oreficeria, ammirare esposizioni d’arte, ascoltare musica, prendere parte alla visione di vari film e gustare la cucina tipica a cura della scuola di cucina “Il Giardino dei Piaceri”.
Per iniziare abbiamo fatto una visita generale della struttura, che era suddivisa su tre piani.
Al piano -2 era presente la Sala Cinema, una stanza dove venivano proiettati dei filmati da guardare seduti su dei cuscini messi a disposizione in tutta la sala. I filmati erano proiettati in diverse lingue tra cui italiano, inglese e sardo. Questo è stato molto interessante secondo me, perché attira diverse fasce d’età, per migliorare la propria lingua, ma, sopratutto, per imparare a conoscerne una nuova. Sempre sullo stesso piano abbiamo potuto ammirare tutte le opere esposte, tutte molto moderne e piene di significato.
Ho avuto modo di poter assistere al funzionamento della stampante 3D e alla spiegazione del suo sviluppo nel corso degli anni. L’esperto ci ha spiegato che le stampanti vengono vendute come macchine a funzione rapida, che sono macchine create per fare dei prototipi e che possiamo creare un pezzo unico disegnando la nostra idea e creandola con la stampante. Chiara Podda
Nei giorni 16 e 17 settembre ho partecipato al Festival Smart Cityness presso il ghetto degli Ebrei, a Cagliari. Al festival c’era la possibilità di assistere a varie mostre e laboratori situati nei vari piani della struttura: come ad esempio, mostre d’ arte, laboratori di ecodesign, ceramica. Inoltre c’era la possibilità di conoscere e ammirare il funzionamento di nuovi mezzi di produzione digitale come la stampante 3D. Oltre a questo ho avuto anche l’opportunità di partecipare a varie conferenze molto interessanti che trattavano dei vari problemi e delle innovazioni del territorio. Uscendo fuori nella terrazza c’era un laboratorio di pasta fresca, e uno stand del CTM.
Personalmente per me, il festival mi ha dato l’opportunità di imparare un sacco di cose nuove e interessanti nel settore del turismo e delle soluzioni ambientali. Tutte le conferenze erano interessanti e formative. Le informazioni pubblicate su di esse dimostrano chiaramente che l’innovazione non si ferma e tutti gli sforzi sono esercitati non solo per lo sviluppo del turismo a Cagliari, ma anche per tutto il Mediterraneo.